È stato reso noto che in Europa il prezzo del gasolio è aumentato in media del 5% in seguito al divieto di esportazione imposto dalla Russia a diversi paesi. Questa misura non viene applicata per alcuni paesi vicini alla Russia, come Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan. Secondo il comunicato ufficiale, il motivo del divieto sarebbe la stabilizzazione dei prezzi del carburante in Russia, ma da un’analisi della situazione sembra che la situazione sia collegata alla guerra in Ucraina, come mezzo per fare pressione sui paesi occidentali affinché revocare le sanzioni.

Per ora il divieto è a tempo indeterminato. La riduzione del gasolio russo, però, avviene gradualmente, perché il prodotto caricato sulle navi già in navigazione verrà comunque consegnato, così come il prodotto già sotto contratto. C'è un altro elemento che potrebbe ridurre la durata del divieto: la capacità di stoccaggio del gasolio in territorio russo. Quando i serbatoi saranno pieni il prodotto dovrà comunque essere venduto, perché le raffinerie non possono fermarsi. Non si sa come e dove verrà portato, ma in ogni caso potrebbe influenzare il mercato.